
Quale sarà la bandiera da piantare su Marte?
Il problema prima o poi andrà affrontato. Gli americani sono riusciti a giungere sulla Luna per primi e, in tempi di guerra fredda e di grande instabilità politica, con sforzi interamente propri sia finanziari che tecnologici, come anche di risorse umane. Per questi motivi i primi statunitensi a mettere piede su un territorio extraterrestre hanno potuto sventolare orgogliosi la loro bandiera.
Non esiste più né monopolio né concorrenza.
Ma i tempi sono molto cambiati. Le missioni spaziali, anche quelle che partono da Cape Canaveral o altri siti degli Stati Uniti, sono finanziate da diverse nazioni o addirittura, fatto impensabile fino a qualche lustro fa, da compagnie privati (Tesla, Virgin Galactic, etc.).
Anche la tecnologia viene condivisa, e una testimonianza concreta è fornita dalla I.S.S., la stazione spaziale internazionale in orbita intorno alla Terra da più di venti anni grazie agli sforzi congiunti di cinque agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l'europea ESA , la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC.
Prossimo obiettivo Marte
L'ipotesi che un giorno l'uomo approdi su un altro pianeta (e ora come ora, con la tecnologia in nostro possesso, Marte è l'unico nostro obiettivo concreto), magari per colonizzarlo, è sempre meno un evento fantascientifico; ma che bandiera saranno chiamati a piantare i pionieri dello spazio?
Secondo un designer svedese, Oskar Pernefeldt, serve una bandiera che rappresenti il genere umano e non una nazione o una compagnia. Così la sua tesi di laurea ha affrontato l'argomento di una bandiera mondiale che rappresenti la Terra.
Pernefeldt ha elaborato la sua versione della bandiera della Terra, che consiste in un vessillo dal campo blu acceso, che simboleggia l'acqua, elemento indispensabile per la vita, e gli oceani che coprono la maggior parte della superficie del nostro pianeta. Infatti la Terra all'interno del sistema solare è detta anche il Pianeta Blu (). Al centro della bandiera sette anelli bianchi formano una sorta di fiore, un simbolo della vita sulla Terra ma anche che nel nostro pianeta tutto, in un modo o nell'altro, è collegato.
Lo sforzo è apprezzabile ed anche il risultato, ma non è facile pronosticare se mai questa o altre bandiere verranno realmente adottate.
La bandiera di Marte esiste!
Altro modo di vedere il problema è quello di considerare i territori che l'umanità conquisterà come nazioni a sè. Quindi la bandiera a sventolare sul Pianeta Rosso sarà proprio la bandiera di Marte che già esiste ed è un tricolore a bande verticali (come quello italiano per capirsi) rosso, verde e blu, che viene già usato per rappresentare il pianeta in alcuni ambiti.
Non è la bandiera ufficiale (è stato approvato dalla Mars Society e dalla Planetary Society), ma questa bandiera tenta di descrivere Marte con la sua storia di oggi e di domani: la banda rossa (al pennone) rappresenta il pianeta come appare oggi, arido ed inospitale; le bande verde e blu simboleggiano il pianeta dopo un'ipotetica (e ancora alquanto fantascientifica) terraformazione.
O forse sarà ancora la bandiera americana a sventolare per prima?!
"Molto presto, pianteremo la nostra bandiera su Marte", con queste parole il presidente americano Donald Trump ha promesso, nel suo discorso per il giorno dell'Indipendenza al Lincoln Memorial, ai suoi concittadini, che il paese da lui descritto come "il Paese più eccezionale della storia", l'America, sarà il primo ad organizzare una spedizione sul Pianeta Rosso. A quanto pare non tutti hanno le stesse idee liberali e di condivisione di bandiere.